Chi sono
Ciao, mi chiamo Federica e sono una life coach e business coach.
Penso che ogni donna e ogni uomo si realizzi nell’incontro con altre persone. infatti Infatti vivere ogni relazione con gentilezza e curiosità aiuta a conoscere l’altro, scoprendo ogni volta un po’ più di noi stessi.
Consapevolezza e responsabilità sono parole che nutrono la mia vita personale e professionale.
Nel tempo mi sono resa conto che rendere consapevolezza di cosa, come e soprattutto perché agiamo quotidianamente in famiglia, al lavoro, o solo al supermercato è un viaggio faticoso ma alquanto affascinante che non può fare a meno di spingerci a condividere delle responsabilità.
Se credi anche tu che consapevolezza e responsabilità si debbano tenere per mano allora stai con me, in questo spazio virtuale cresceremo insieme. Io porterò con me la professionalità e l’esperienza di vita tu non dimenticare l’entusiasmo e quella creatività che ti farà percorrere nuove vie dentro e fuori di te.
Come sono diventata una life e business coach? la mia storia:
- Coaching
Dopo la laurea in Economia e Commercio nel 2001, ho iniziato a lavorare in aziende del settore dell’arredamento del lusso come back office commerciale su mercati esteri.
Nel 2015, per una ristrutturazione aziendale, il mio ufficio è stato chiuso e sulla soglia dei 40 anni mi sono trovata senza lavoro e con un po’ di disorientamento in testa.
Oggi posso dire che il licenziamento è stato la vera occasione della mia vita. Mi sono avvicinata al mondo del coaching come coachee. Un lavoro faticoso di presa di consapevolezza di chi ero, di cosa avevo fatto fino allora e soprattutto di ricerca di che cosa volevo essere di lì a qualche anno.
Nel 2017 ho frequentato il master in coaching presso Accademia della Felicità a Milano terminato nel marzo 2018, dopo un cospicuo tirocinio ho ottenuto l’abilitazione.
Oggi sono una libera professionista, felice e ancora in viaggio.
- Life
Nel 2008 viene alla luce il mio secondogenito Federico. Alla nascita scoprimmo la sindrome di Down e dopo 4 mesi arrivò la diagnosi di sordità bilaterale grave e profonda. Inizia da qui la mia personale rivoluzione di mamma e donna. Non nascondo la paura di affrontare un mondo per noi genitori inatteso quanto sconosciuto . Ho vissuto con fatica il percorso riabilitativo di Federico ma anche con grande interesse.
Mio figlio mi ha permesso di conoscere Reuven Feuerstein e il suo studio sull’apprendimento mediato. Nel 2010 mi sono formata al Pas standard di 1° livello, perché volevo conoscere e provare su di me il programma di arricchimento strumentale proposto da Feuerstein. Intuito il valore l’ho proposto a mio figlio.
Durante gli anni della scuola dell’infanzia non vedendo grandi progressi nel linguaggio di Federico mi sono informata e poi formata alla Comunicazione Aumentativa, strumento importantissimo per comunicare con mio figlio in modo più sereno, assecondando e stimolando la sua intenzionalità comunicativa molto spiccata, abbiamo inoltre introdotto l’Italiano Segnato che abbina al verbale l’uso dei segni.
In questi anni come mamma di un bambino speciale ho incontrato dottori senza cuore e insegnanti non preparate ma anche altrettante figure professionali, sanitarie ed educative capaci di accompagnarmi nella crescita di mio figlio e ancor di più nella mia di genitore.
Poter lavorare su di me con strumenti adeguati mi ha permesso di riconoscere i miei errori, soprattutto nella gestione delle relazioni con insegnanti e terapisti. Ho preso consapevolezza che davanti ad una situazione complessa non si può agire da soli o in modo univoco.
Ho provato a costruire su quello che c’è e a non soffermarmi troppo su quello che manca… nella mia famiglia, nel lavoro, nel mondo in cui vivo e in cui non mi basta sopravvivere.
Cosa ho imparato fin qui? Che la gioia è nel fare dei passi non nell’essere arrivati. Mi auguro quindi di camminare ancora a lungo anche in tua compagnia. Che ne dici?
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